Storia di chi fugge – Elena Ferrante

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Recensione di “Storia di chi fugge”:

«Elena Ferrante ha scritto romanzi straordinari, lucidi, indubbiamente schietti (…). Aggredisce le smancerie borghesi e il decoro domestico, strappa via la pelle dalla consuetudine (…). L’amica geniale è una storia splendida e delicata di convergenze e colpi di scena».

The New Yorker

Storia di chi fugge e di chi resta” di Elena Ferrante edito da E/O edizioni per la collana Dal Mondo è l’attesissimo e amatissimo seguito dell’Amica Geniale e Storia del nuovo cognome. 400 pagine che riprendono la storia di Elena e Lilia, due amiche la cui storia ha appassionato migliaia di lettori. Ormai donne: Lilia appena separata dal marito con cui si era sposata sedicenne e da cui aveva avuto un figlio, lavora come operaia; Elena ora scrittrice di successo, dopo aver abbandonato il rione ha frequentato la Normale di Pisa, è entrata a far parte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno abbandonato la gabbia che le teneva chiuse in quel mondo di miseria, ignoranza e violenza. Le ritroviamo negli anni settanta, trascinate da un ritmo travolgente, in uno scenario complicato ma anche pieno di speranza, con qualche prospettiva inattesa, sempre unite da un legame forte ma contradittorio. Elena ferrante, dopo averci narrato l’infanzia, l’adolescenza e la fuga dal rione delle due protagoniste, con una scrittura sottile attenta alle sfumature psicologiche e minuziosa nella descrizione deli ambienti le fa scontrare con “la forza delle cose”, in un racconto turbolento e trascinante che rispecchia fedelmente gli anni dal 68 al 74. Il romanzo raccoglie almeno quattro forme diverse di romanzo nel cercare di destreggiarsi tra luoghi, contesti sociali e ambienti diversissimi legati alle vite delle due ragazze: è un romanzo coniugale, romanzo-saggio, industriale, storico, che ci coinvolge negli eventi che segnarono quel tempo, rivolte operaie e studentesche, i primi gruppi femministi, scontri di piazza e il terrorismo nascente

Chi fugge davvero e chi effettivamente resta in questo terzo capitolo della storia di Elena e Lila?

Al centro, sempre loro due o, come a volte si può pensare la stessa donna con due facce: la città d’origine – il rione a Napoli; le città del nord; lavorare o studiare; amare o odiare gli uomini; fare figli oppure no, scelte che ogni donna indistintamente deve affrontare.

La scrittura dell’autrice cattura chi legge, grazie al ritmo incalzante, il lettore non riesce a staccarsi dalla pagina e desidera ardentemente sapere cosa accadrà dopo agli amati personaggi. Ci si accorge solo terminato il libro che la storia non termina li, le due amiche sessantenni le ritroveremo pare in un quarto volume.

E con maestria nel scrivere Elena Ferrante, attraverso di Elena e Lilia ci ricorda quello che già dovremmo sapere: che spesso per conoscere la propria storia, una donna deve cercarla nello sguardo e nelle parole di un’altra.

«I personaggi femminili di Elena Ferrante sono vere e proprie opere d’arte».
El País

RASSEGNA PANORAMICA
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Chi è Elena Ferrante


"Scrivere è di per sé già un atto di superbia..."
Elena Ferrante, è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Napoli; ha fatto studi classici. Della sua infanzia dice “Certi ambienti napoletani poveri erano affollati, sì, e chiassosi. Raccogliersi in sé, come si dice, era materialmente impossibile. Si imparava prestissimo ad avere la massima concentrazione nel massimo disturbo. L'idea che ogni io è, in gran parte, fatto di altri e dall'altro non era una conquista teorica, ma una realtà. Essere vivi significava urtare di continuo contro l'esistenza altrui ed esserne urtati, con esiti ora bonari, l'attimo dopo aggressivi, quindi di nuovo bonari.”

Senza aver mai rivelato la propria identità, trova fortuna sia in Italia che all’ estero, ad esempio negli stati uniti dove quattro dei suoi romanzi hanno avuto particolare successo e raccolto critiche positive anche dalle teste giornalistiche più prestigiose.

Dal suo primo romanzo edito nel 1992, “L’amore molesto” e dal romanzo successivo edito nel 2002,” I giorni dell’ abbandono”, entrambi vincitori di diversi premi sono state realizzate due pellicole partecipanti al 48º Festival di Cannes la prima e in concorso alla 62ª Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia la seconda. Nel volume La frantumaglia, edito nel 2003, racconta la sua esperienza di scrittrice.

“Narrare per me ha sempre significato depotenziare le tecniche che danno i fatti come incontrovertibili pietre miliari e potenziare quelle che mettono in scena l'instabilità.”

La frantumaglia è un saggio, raccolto in un volume nato appositamente per soddisfare la curiosità dei lettori, nei confronti dell'anonima scrittrice. Raccoglie le lettere dell'autrice al suo editore, le rare interviste da lei concesse e le sue corrispondenze con lettori d'eccezione. Questo progetto nasce per far concepire al lettore le motivazioni che spingono la scrittrice a rimanere anonima. “Elena Ferrante” ci parla di un desiderio di protezione del proprio privato, quasi maniacale, di mantenere una certa distanza. Non vuole trovarsi nella condizione solita degli scrittori costretti a mentire per le pressioni ricevute dai giochi giornalistici. Ritiene che i suoi libri debbano essere “capiti e digeriti come entità a se”, per cui una foto o la sua identità non servirebbe a nulla nella comprensione di ciò che scrive.

Di seguito la lista delle pubblicazioni della scrittrice:
  • L'amore molesto, Roma, E/O, 1992.
  • I giorni dell'abbandono, Roma, E/O, 2002.
  • La figlia oscura, Roma, E/O, 2006.
  • L'amica geniale, Roma, E/O, 2011.
  • Storia del nuovo cognome. L'amica geniale volume secondo,
  • Roma, E/O, 2012.
  • Cronache del mal d'amore, Roma, E/O, 2012. (Raccolta in unico volume de L'amore molesto, I giorni dell'abbandono eLa figlia oscura). Storia di chi fugge e di chi resta. L'amica geniale volume terzo, Roma, E/O, 2013.
  • Storia della bambina perduta. L'amica geniale volume quarto, Roma, E/O, 2014.

Elena Ferrante in Translation

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