La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta di Andrea Camilleri

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La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta di Andrea Camilleri

Recensione di “La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta” di Andrea Camilleri:

La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta, l’ultimo libro dello scrittore Andrea Camilleri, è in libreria dal 20 ottobre 2016, edito da Sellerio all’interno della collana La Memoria è composto da 310 pagine ed è in vendita al prezzo di 14 euro. È il quarto volume della raccolta Storie di Vigàta e presenta otto racconti, di cui sei inediti, intitolati Il duello è contagioso, La cappella di famiglia, Teresina, Il palato assoluto, La rettitudine fatta persona, Il morto viaggiatore, Lo stivale di Garibaldi e L’oro a Vigàta.
Gli avvenimenti raccontati accadono in un ampio arco temporale che va dal 1862 al 1950 ma nonostante ciò queste brevi storie si leggono come un unico romanzo in cui Camilleri narra fatti accaduti ai cittadini di Vigàta, luogo immaginario della Sicilia che gli è particolarmente caro: qui si sono svolte infatti anche le vicende del suo personaggio più celebre, il commissario Montalbano. In questa cittadina immersa in paesaggi sublimi, succedono strani avvenimenti vissuti da personaggi anch’essi particolari, caratterizzati da emozioni forti, assolute e violente. Vigàta si fa immediatamente vivida rappresentazione di un’Italia in miniatura, spesso governata dai vizi di chi la abita. Attraverso questi racconti ci si addentra in tematiche tipiche delle vicende umane, dei rapporti interpersonali che spaziano di volta in volta dall’amore alla gelosia, dal tradimento all’amicizia, dalla politica alla famiglia. Salvatore Silvano Nigro, stimato critico letterario, descrive l’ultimo lavoro di Camilleri in questi termini “La cronaca contorta e pazza di Vigàta è uno spinaio di furfanterie, sgangheratezze, deliramenti, e intrichi d’amore: un intreccio di balordaggini pubbliche e di magnifiche stolidezze private. Nel villaggio, l’innocenza è spesso un candore temerario, un’allucinazione; e l’onestà è il capolavoro di falsari della morale e del buonsenso caritativo. Lo stesso crimine è un refuso dell’intelligenza, una morbida beffa”. Insomma, il lettore di certo non si può annoiare sfogliandone le pagine: la trama è ricca di momenti di suspense e di colpi di scena, spesso tipici del teatro, grande passione di Camilleri. I personaggi si alternano tra protagonisti e semplici comparse in un movimento continuo dove tutto viene amplificato anche grazie al linguaggio utilizzato, quel siciliano letterario inventato dall’autore stesso e comprensibile a tutti.
Camilleri non abbandona il suo stile ironico ben mescolato a toni toccanti e commoventi, mettendo in risalto la sua grande sensibilità e la sua acutezza nell’analizzare determinate situazioni.
Per scrivere questi quattro volumi l’autore dichiara di aver attinto alle sue letture ma, soprattutto, alla sua memoria ed alla realtà, alle persone incontrate, ai racconti di fatti accaduti nella sua terra.
Ogni storia narra di passioni che portano sempre ad una rivolta, una ribellione per ottenere un cambiamento, la staticità è totalmente negata nella Sicilia descritta da Camilleri e il senso civile è sempre presente.
Benchè si precisi che le storie siano avvenute parecchio lontano nel tempo sono in realtà di un’attualità disarmante che fa riflettere a fondo sui difetti della nostra società, mostrando dinamiche note e ben radicate difficili da estirpare.

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Chi è Andrea Camilleri

Andrea Camilleri, è nato a Porto Empedocle in provincia di Agrigento il 6 Settembre 1925. Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento, ma senza mai sostenere l’esame di maturità, a causa nel 1943 dello sbarco in Sicilia delle forze alleate. “Durante lo sbarco degli alleati in Sicilia Andrea Camilleri, in compagnia di alcuni amici d'infanzia, ha assistito ad un episodio che lo ha colpito profondamente. Un soldato americano che aveva i gradi nascosti da fiori alla vista di una tomba tedesca, con un gesto inconsulto, con molta rabbia e odio, spezzò la croce che era stata posta lì con un gesto caritatevole. Quel soldato, si scoprì più tardi, era il generale Patton, militare di alto ingegno e coraggio ma definito dai suoi stessi sottoposti (di chiara origine siciliana) "un uomo fituso” Dal 1945 al 1950 ha pubblicato racconti e poesie vincendo l’ambito premio ST.Vincent. Dal 1949 l’autore lavora alla Rai come regista e sceneggiatore, collaborando con le più note produzioni poliziesche italiane: Tenente Sheridan, Commissario Maigret. Anche l’ambiente teatrale, ebbe il piacere di conoscere il suo talento, attraverso diverse messe in scena di opere teatrali, con un favoritismo verso le opere Pirandelliane.

Prosegue, con il passare degli anni la sua passione per la scrittura. Pubblica infatti importanti saggi “romanzati” ambientati in Sicilia, nati dalle ricerche su di essa. Scrivere diventa il suo lavoro. Esordisce nel 1978 con il romanzo “Il corso delle cose, pubblicato gratis da un editore, con’ l’impegno di sponsorizzare il “benefattore” nei titoli dello sceneggiato TV tratto dal libro “Lamano sugli occhi”. L’operazione non ebbe pero successo e il libro non venne notato.

È nel 1992 che Camilleri con “La stagione della caccia” diventa un autore affermato. I suoi libri ormai in infinte ristampe, vendono al momento mediamente intorno alle 60.000 copie. I romanzi che lo portano alla fortuna sono i gialli della Vigàta odierna del Commissario Montalbano.

Il Commissario Montalbano è il protagonista di romanzi e racconti, ambientati nelle terre siciliane, ricchi dell’atmosfera tipica del posto. Lo stile facile alla lettura, sarcastico e divertente, l’utilizzo del linguaggio italo-siculo, conquista migliaia di lettori.

Vive da anni A Roma, con sua moglie, tre figlie, quattro nipoti e una bisnipote.

Pubblica con la casa editrice Sellerio i seguenti romanzi:  La strage dimenticata (1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca(1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005), Le pecore e il pastore (2007), Maruzza Musumeci(2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro), Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta (2011), La setta degli angeli(2011), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta (2012), La rivoluzione della luna (2013), La banda Sacco (2013), Inseguendo un'ombra (2014), Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema (2015), Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigàta (2015); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000),L'odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta(2005), La vampa d'agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L'età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro(2010), Il sorriso di Angelica (2010), Il gioco degli specchi (2011), Una lama di luce (2012), Una voce di notte (2012), Un covo di vipere (2013), La piramide di fango (2014), Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano (2014), La giostra degli scambi (2015), L'altro capo del filo (2016).

Intervista ad Andrea Camilleri

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