NOVITA’ SOTTO L’OMBRELLONE: USCITE TOP DI LUGLIO

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Antonio Manzini, Jojo Moyes e molte altre sono le uscite di successo di questo inizio estate. Indecisi su cosa portare sotto l’ombrellone al mare? Ecco per voi una panoramica di alcuni top imperdibili, che vi coinvolgeranno e vi appassioneranno facendovi staccare la spina dal lavoro e dai problemi di città, teletrasportandovi in un mondo parallelo.

Una delle grandi novità è il noir 7-7-2007 di Antonio Manzini in uscita il 7 luglio ed edito da Sellerio, che ha superato anche le vendite di Andrea Camilleri e del suo ultimo giallo. Ancora una volta il protagonista è l’antieroe bizzarro Vicequestore Schiavone. 384 pagine di suspance e colpi di scena, inseguendo con questo singolare investigatore le tracce di un astuto assassino.

Un’altra recente uscita di luglio: Giochi di ruolo al Maracanà, un’antologia di brevi gialli che si svolgono nel mondo dello sport. Investigatori e sorprendenti personaggi, che riconoscerete sicuramente, verranno coinvolti in vicende criminose e delitti che gettano lo sguardo del lettore sul lato oscuro del mondo dello sport. Conflitti d’interesse, passioni sfrenate ed enigmi in nove brevi e avvincenti noir.

Per gli amanti del romanzo storico, fatevi catapultare da Christian Jacq nell’Antico Egitto con La città sacra – Il figlio di Ramses e seguite la vicenda di un terribile rapimento e dell’investigatore che per amore verrà coinvolto in bizzarre avventure.

Luglio è anche il mese d’uscita dell’ultimo splendido romanzo di Jojo Moyes, Una corsa al vento: un mix di sentimento coinvolgente, amori, tragedie che fanno capire che la vita offre sempre una seconda possibilità. Per una lettura più piccante: Audrey Carlan con Calendar Girl 2 – Aprile, maggio, giugno. La saga erotica di Mia, escort per necessità, prosegue tra Boston, Hawaii e Washington con splendidi uomini e vita al limite, anche se il pensiero va sempre a Wes, l’uomo che potrebbe essere quello giusto.

Sempre per gli amanti del genere, il 12 luglio esce Il giardino del nuovo mondo di Philippe Gregory. Sullo sfondo di un America ancora da scoprire del XVI secolo e ancora non soggetta alle grandi migrazioni dall’Europa, uno degli uomini più affascinanti del Seicento vive esperienze uniche e travolgenti a contatto con la natura selvaggia.

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