Recensione di “Lacrime di sale. La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza – Pietro Bartolo “:
Teso, commovente e mirabilmente strano… Le fotografie e il testo si compenetrano in modo brillante, dando vita a una storia indimenticabile.” – John Green, autore di Colpa delle stelle
“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”.
“Lacrime di sale. La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza.” Di Petro Bartolo edito da Mondadori, racchiude, in 139 pagine tutta la sincerità, umanità ed esperienza personale dell’autore. Uscito nel 2016, Lacrime di sale, ci narra scuotendo la nostra coscienza, vicende che niente e nessuno aveva mai narrato sin ora, con tale profondità e partecipazione da coinvolgere completamente il lettore e trascinarlo sino all’ ultima pagina.
«È gelida l’acqua. Mi entra nelle ossa. Non riesco a liberare la stazza dall’acqua. Uso tutta la mia forza e la mia agilità ma la lancia resta piena. E cado. Ho paura. È notte fonda e fa freddo.
Siamo a quaranta miglia da Lampedusa e, se non riesco a farmi sentire subito, mi lasceranno qui e sarà la fine. Non voglio morire così. Non a sedici anni. Il panico sta per impadronirsi di me e comincio a urlare con quanto fiato ho in gola, cercando di rimanere a galla e di non farmi trascinare giù da questo mare che ci consente di sopravvivere ma che può anche decidere di abbandonarci per sempre. “Patri” urlo. “Patri.” Lui è al timone e non mi sente. La fine si avvicina, penso. Poi qualcosa accade …
Ciò che non potevo sapere allora è che non solo quella notte sarebbe rimasta per sempre impressa nella mia mente ma che la mia esistenza sarebbe stata segnata da un mare che restituisce corpi e vite e che sarebbe toccato proprio a me salvare quelle vite e toccare per ultimo quei corpi.»
Una storia vissuta tra sofferenze e senso di impotenza; la storia quotidiana di Pietro Bartolo che da 25 anni dedica la sua esistenza ad accogliere i migranti sull’ Isola di Lampedusa, curandoli ed ascoltando le loro storie, immedesimandosi nelle loro vita, al punto da fa divenire la loro rabbia la sua. Alla sua storia se ne intrecciano molte altre, legate a guerre, fame, viaggi terribili nel deserto, violenze e morti.” Yasmin, che partorisce Gift circondata dall’affetto delle donne di Lampedusa; Hassan, che per tutto il viaggio porta sulle spalle il fratello paralizzato; Omar, che non riesce a dimenticare; Faduma che, per crescerli, ha dovuto separarsi dai suoi sette figli; Jerusalem, a cui i trafficanti di uomini hanno rubato la spensieratezza; Kebrat, miracolosamente strappata alla morte; e poi Sama e il suo gatto, Mustafà e la piccola Favour. “
Un viaggio della speranza nel vero senso della parola, speranza di una nuova esistenza in Europa. È la storia di un giovane ragazzo, figlio di pescatori, che grazie alla medicina ha cambiato il suo destino e tenta ogni giorno di farlo con quello degli altri, con grande coraggio e impegno civile. Affronta quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo.