Recensione di “Morte di un ex tappezziere”:
“Morte di un ex tappezziere” di Recami Francesco edito da Sellerio Editore Palermo per la collana La memoria è il nuovo atteso libro dell‘autore.
«Una specie di Commedia umana che stravolge i canoni del thriller ma ne apre di nuovi e geniali».
Alessandra Rota, La Repubblica
«Recami gioca a rimpiattino col lettore, facendogli credere di aver scritto un vero noir».
Sergio Pent, TTL – La Stampa
«Insieme con Malvaldi e Robecchi Recami forma il miglior trio del giallo ironico italiano».
Il Fatto Quotidiano
Il Romanzo ci racconta di Amedeo Consonni, uomo come tanti, vedovo, tappezziere ormai giunto alla pensione, di cui abbiamo già seguito le avventure e a cui ci siamo nel tempo affezionati, che è giunto alla fine della sua esistenza, ma come? Un salto nel passato è quello che ci aspetta in questo episodio. Un amore improvviso per una giovane barista sostituisce con un balzo quello per Angela, fidanzata storica al momento a Bruxelles per affari. Ma quali affari? La vita di quartiere prosegue alla normalità, ma presto questa tranquillità verrà interrotta da due crimini, intrecciati tra loro.
Il protagonista viene coinvolto in una storia di sfruttamento e traffici schiavistici di giovani donne, mentre un cospicuo panetto di droga, nascosto da due spacciatori di via Padova, viene scoperto da alcuni vicini. La vicenda, narrata con la conosciuta maestria solita di Francesco Recami, si avvolge di mistero, maldicenza e disagio, un equivoco che conduce tutta l’avventura ci trascina fino allo scioglimento finale del romanzo. Un umorismo nero tipico dei gialli non gialli dell’autore, ci racconta della Casa di ringhiera, degli inquilini impiccioni, sempre pronti a considerarsi vittime di complotti tessuti dal prossimo e altrettanto pronti a tesserne di propri.
Recami torna alla letteratura con un libro che scava tra le piccole brutalità quotidiane che fanno parte degli esseri umani, giocando con forme diverse di narrazione.
Un intreccio di episodi e casualità che solo l’autore poteva riuscire a connettere in modo leggero ed ironico mantenendo il filo che lega questa serie di romanzi, che sarebbe bene leggere tutti per godersi al meglio quest’ultimo romanzo.
I romanzi precedenti dedicati al pensionato Amedeo Consonni: L’errore di Platini (2006), Il correttore di bozze (2007), Il superstizioso (2008, finalista al Premio Campiello 2009), Il ragazzo che leggeva Maigret (2009, con il quale vince il Premio Scrittore Toscano), Prenditi cura di me (2010), La casa di ringhiera (2011), Gli scheletri nell’armadio (2012), Il segreto di Angela (2013), Il caso Kakoiannis-Sforza (2014).