Recensione di “La dieta smartfood in forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita”:
“La dieta Smartfood” di Eliana Liotta edito da Rizzoli a Febbraio 2016 in collaborazione con Ieo-Istituto Europeo di Oncologia di Milano è un libro basato sugli studi di nutrigenomica, che fa finalmente luce su come, quanto e cosa mangiare per vivere di più e meglio. Il volume è all’ottava ristampa, una tiratura di 92.000 ha avuto grande successo tanto da rimanere nella topten dei bestseller per due mesi consecutivi. Il libro indica 30 cibi intelligenti da non fare mancare nella nostra dieta in quanto alleati di linea e salute e con un efficacia straordinaria. Saziano, contrastano accumuli di trigliceridi, allontanano le malattie allungandoci la vita.
392 pagine in cui ci viene illustrato un metodo facile da seguire, diviso in due fasi: Start e Smart per cambiare le nostre abitudini a tavola senza grossi sacrifici, sfruttando appieno le capacita di questi alimenti capaci di curare e proteggere l’organismo da chili di troppo e patologie come cancro, problemi cardiovascolari, patologie metaboliche e neurodegenerative. La prima comprende una serie di test di autovalutazione, la seconda guida a uno schema alimentare facile, con le porzioni consigliate e nessun cibo escluso, neanche pane e pasta. L’importante è organizzare ogni pasto con metà di frutta e verdura, più verdura che frutta, un quarto di proteine e un quarto di cereali, meglio se integrali.
I protagonisti di questa dieta sono: cereali integrali, lattuga, fragole, pistacchi, lattuga, asparagi, cipolle, melanzane, curcuma, cavoli rossi, ciliegie, mele cioè alimenti comuni che inseriti nella nostra dieta posso rivoluzionare in poche mosse il nostro stile di vita. Sono cibi che dialogano con il DNA, che imbavagliano i geni dell’invecchiamento, cibi che mimano il digiuno.
“Alcuni cibi sono in grado di arrivare al nucleo delle nostre cellule, interagendo con il Dna. Le loro molecole sembrerebbero silenziare i geni dell’invecchiamento, detti gerontogeni, e attivare i geni della longevità” “
Alcune delle loro sostanze attivano i geni che allungano la vita, come Sirt, e imbavagliano i geni che ci fanno invecchiare, come Tor. Sono le vie genetiche che regolano il metabolismo: i gerontogeni si esprimono dopo un pasto abbondante e ordinano che si iperproduca energia e si immagazzini grasso, due cose che innescano decadimento fisico e malattie. Al contrario, se c’è carenza di cibo, i gerontogeni “tacciono” e “parlano” i geni della longevità, imponendo che non si accumuli grasso e che si usi l’energia disponibile per riparare i danni dei tessuti e dunque per mantenerci in salute.”
Ogni direttiva riportata dal libro è di origine scientifica; la Dieta Smartfood si basa su migliaia di ricerche, selezionate dalla nutrizionista Lucilla Titta, e sugli studi all’avanguardia di nutrigenomica, la disciplina che va a individuare le relazioni tra patrimonio genetico e cibo.