Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola – Vittoria Morganti

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Recensione di “Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola – Vittoria Morganti”:

I libri di ricette sono molti, ma questo, “Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola” di Vittoria Morganti edito da Franco Angeli, si distingue sicuramente rispetto a tutti gli altri. Non si tratta infatti solamente di un ricettario classico con immagine e istruzioni, ma altresì di un racconto delizioso e simpatico fra la quotidianità dei fornelli e la vita di ogni famiglia intervallato qua e là da tante ottime ricette. Queste vengono presentate tra vicende e aneddoti in maniera molto naturale senza risultare forzate o inappropriate, leggendo questo libro si ha la sensazione di trovarsi seduti al tavolo a casa di una cara amica che mentre si diletta a cucinare qualcosa vi racconta alcune storie: nulla di più piacevole e rilassante.

I racconti della protagonista sono gradevoli aneddoti sulla vita quotidiana, sulla cucina di altri tempi. Si parla dei piatti classici, di quelli easy e fai da te fino ad arrivare a parlare delle opere d’arte culinarie che oggi sono tanto di stile e di tendenza. L’autrice coinvolge il lettore con discorsi interessanti a proposito di tradizioni in cucina, tramandate da madre in figlia e che sono ormai diventati parte del costume culinario nazionale. Le specialità della nonna vengono commentate e descritte con affetto e passione, valutando come si sia anche evoluta la modalità di cucinare, in base ad un generale cambiamento di gusto, a prodotti alimentari un tempo quasi per nulla utilizzati e in base ad un nuovo senso di salute alimentare del giorno d’oggi. Durante le chiacchiere, fra una ricetta e l’altra, si svela qualche segreto adoperato dai grandi chef e dai ristoranti più noti. Si parla di ingredienti, di modalità di uso degli stessi, degli strumenti da cucina, dei gusti, dei segreti e di tutto quello che riguarda la cucina che potrebbe dire una persona come noi, solo magari un poco più esperta.

Tratto direttamente dal libro “Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola” di Vittoria Morganti:

“Intendiamoci, non sono una cuoca perfetta, una super esperta che si muove tra i fornelli come un pilota di Formula 1 in pista. E questo non è un libro di cucina classico con ricette che scivolano via, tra antipasti e primi piatti, secondi, contorni e dessert. Questo è un allegro cahier du temps perdu filtrato con la lente del presente. Un diario gustoso con i racconti di spicchi di vita dove la cucina è stata il filo rosso di alcune storie che mi piace ricordare. A partire dai piatti della sopravvivenza fino agli esercizi di stile di oggi, dalle specialità della nonna a quelli dei grandi chef, dalle chiacchiere scambiate tra amici ai segreti in pentola delle suocere, delle cognate e di qualche persona che con gli anni si è persa per strada. Sempre in nome della passione, con la cucina non si scherza! E, per finire in bellezza: dolce e caffè con le emozioni e le ricette di sei amici che partecipano al mio pranzo 2.0, organizzato dalle parti del capitolo 11. Ognuno ha portato la sua torta di famiglia, quella che fa battere forte il cuore e restituisce l’immagine più tenera del “come eravamo” da ragazzi. Gran cerimoniere l’Omino coi Baffi, che con la sua Moka ha da poco compiuto 80 anni e al caffè ci pensa da una vita!”.

Se invece del libro si volesse visitare un sito web dedicato alle ricette sulla torta di mele vi segnaliamo questo: www.tortadimele.it

RASSEGNA PANORAMICA
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Vittoria Morganti

Vittoria Morganti è una scrittrice originaria della Repubblica di San Marino. Sposata con Emanuele Gabardi, a partire dalla fine degli anni ’80 vive e lavora a Milano nel settore dell’organizzazione di eventi occupandosi di grandi eventi, convention e mostre in particolare in ambito del design e del marketing. Giornalista del settore design ben presto diventa segretaria generale dell’Associazione italiana di design industriale spiccando per le sue doti e per le sue capacità, fino a venire premiata con il noto premio del Compasso d’oro, per le numerose mostre d’eccellenza organizzata in tutto il mondo. Fino alla fine del 1998 Vittoria Morganti si occupa della gestione del marketing e della comunicazione di una grande azienda italiana di interni. Dal 2000 è una giornalista freelance , autrice di libri e ancor oggi organizzatrice di grandi eventi e mostre. Dal 2011 lavora con i Chiocciodrilli, un’impresa di comunicazione culturale.

Le sue opere sono per il momento due: “Design stories. Cinque casi di aziende di design e una piattaforma di comunicazione” (2011) e “Volevo la torta di mele. Piccolo viaggio sentimentale a tavola” (2014). “Design stories” è una riflessione sul mondo della comunicazione e del marketing in ambito di design, in un momento di trasformazione politico-economica e sociale, fatta attraverso un discussione con diversi personaggi di rilievo nel settore, come Campari, Elica, Guzzini, Lago, Valcucine e Elogico. In che modo è possibile affrontare il mercato e il gusto delle persone, come comunicare in questo mondo così mutevole e delicato? Oggi non tutto quello che abbiamo davanti esaurisce la sua essenza nell’utilità e nella funzione che ha, ma bisogna tenere in considerazione anche l’aspetto emozionale che un qualcosa suscita. Bisogna utilizzare i modi e le parole giuste per vincere in un settore in cui la competizione diventa sempre più agguerrita, riuscire a dare il giusto valore ai brand di marchio italiano, poiché qui la creatività e la qualità non mancano di certo. È strettamente necessario in questa situazione trovare i modi giusti e i tempi perfetti, perché il consumatore si è fatto un pesce sempre più difficile da catturare e lo vediamo noi stessi in quanto anche noi a nostra volta consumatori esigenti. Questa prima uscita di Vittoria Morganti parla di tutto questo andando ad analizzare cinque aziende storiche e le loro forme di comunicazione. “Volevo la torta di mele” invece è un’opera di altro genere. Il libro è un ricettario innovativo, nel quale ricette gustose vengono intervallate da racconti e aneddoti sui primi piatti che l’autrice ricorda, su segreti in cucina della nonna e dei grandi chef e altre curiosità divertenti.