Recensione di “Secondo Matteo”:
Secondo Matteo, sottotitolo Follia e coraggio per cambiare il Paese di Matteo Salvini, edito da Rizzoli, è un libro autobiografico, i cui coautori sono due ottimi giornalisti, scelti in maniera accurata: Matteo Pandini di «Libero» e Rodolfo Sala di «Repubblica». Scritto per farsi conoscere meglio e spiegare chiaramente le proprie idee per cambiare il paese, attraverso un linguaggio diretto senza troppi giri di parole che ben li si addice.
Racconta la sua vita, dalla passione infantile per un pupazzo di Zorro a quella adolescenziale per De André, dalle due comparsate TV prima della politica, alla divisa del Burghy conservata come reliquia del primo lavoretto giovanile, dalla fede milanista, al primo incontro con Gianfranco Funari, lui già celebre anchormen che dà diecimila lire di mancia allo sconosciuto Salvini che, in versione pony, gli ha recapitato una pizza a domicilio; fino alla sfida di oggi, che lo vede come personaggio centrale nel centrodestra.
Nel libro sono contenute molte citazioni, dalla prima di Gramsci, a seguire quelle di Don Milani, Frederic Mistral, Rousseau, Salvemini e del Divino Ot Ora. Il libro pare avere una doppia funzionalità: da una parte quella di manifesto politico come alla pagina 223 dove l’autore spiega le ragioni per le quali Berlusconi non può più essere «il cardine della coalizione»; per la parte autobiografica invece ne esce un personaggio meno ruggente di quel che appare e più simpatico di quel che lo fa apparire la politica.
Presentando il suo libro all’Associazione della Stampa estera di Roma, l’autore ha specificato ai giornalisti che “quando saremo al governo, riscriveremo un’altra edizione, un conto è scrivere un libro, un altro conto è fare ciò che si è scritto”.
In un passaggio del libro, che esce il 5 maggio nelle librerie, Salvini descrive così le sue impressioni dei suoi viaggi a Mosca:
“Fui piacevolmente impressionato dalla sensazione di ordine e pulizia che si poteva respirare, per esempio, nella metropolitana di Mosca. Un vero museo, di una bellezza incredibile”.
Per il resto, Salvini ripete le sue posizioni su immigrazione, sicurezza, Europa, euro, campi rom, Islam, flat-tax.
«È giunto il tempo – per i popoli europei – di riprendere in mano il proprio destino glorioso e recuperare le radici culturali compromesse da grotteschi personaggi di dubbia caratura culturale e politica. È giunto il tempo della riscossa».
Il libro ha ottenuto molto successo nelle vendite sia in libreria sia negli gli store on-line, ma anche molte recensioni, sia positive che negative, sicuramente attese data la notorietà dell’autore e il suo coinvolgimento politico.
«Strategia del pescatore», perché «ho imparato che l’attesa paga molto più dell’impulsività, nonostante la mia immagine pubblica possa far pensare al contrario».