La vedova – Fiona Barton

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Recensione di “La vedova”:

«Il thriller dell’anno». – Stylist.
«Un debutto potentissimo». – The Independent
«Questo è un libro con su scritto best-seller». – Daily Mail
«Fiona Barton sa bene come far crescere la tensione». – The New York Times Book Review

“La vedova” di Fiona Barton, edito da Einaudi, è un best seller assicurato. Libro di esordio della giornalista del Daily Mail, è un thriller originale e carismatico, che tiene il lettore legato dalla prima all’ultima pagina, con un ritmo incalzante e trovate geniali. Racconta la storia di Glen: marito devoto o killer spietato? Ma Glen è morto. Lo sapevate? Jeanie la moglie devota ne è quasi sollevata. Niente più stress, niente più prepotenza, sparite tutte le preoccupazioni sul se fosse un mostro avvezzo al rapimento di bambine o no. La polizia aveva sospetti ma non indizi sulla riprovevole condotta del marito, niente di schiacciante, ma il mondo intero aveva seguito la vicenda, e ora che era morto, proprio quella gente aspettava Jeanin per sapere la verità. Ma contro ogni pronostico ne è contenta, tanto da voler rilasciare di sua spontanea volontà un intervista. Che questa idea sia parte di un piano? Solo Kate Waters, intrepida giornalista, riuscirà a creare un legame con la moglie; cercando di immergersi nella sua vita, ne rimarrà perplessa, affascinata e terrorizzata, perché un ombra davvero scura appartiene a quella piccola donna.

“La vedova” è un romanzo psicologico, il cui titolo è lo specchio della storia, che con colpi di scena, false piste, crea un clima surreale, a dir poco quasi ironico, scavando profondamente nell’ animo umano e cosi creando un filo diretto tra i personaggi e il lettore.

“Sento scricchiolare la ghiaia del vialetto. Passi pesanti, tacchi alti. È quasi alla porta, esita, si scosta i capelli dalla faccia. Elegante. Giacca con i bottoni grandi, un bel vestito, occhiali sulla fronte. Non è un testimone di Geova, non è del Labour Party. Forse è una giornalista un po’ diversa dal solito. E con questa oggi siamo a due, che fanno quattro dall’ inizio della settimana: ed è solo mercoledì! Adesso dirà:” Mi dispiace disturbarla in un momento coì difficile e bla bla, e bla bla.” Scommettiamo che indovino? Dicono sempre così, e fanno quella faccia da scemi. Manco gli importasse davvero.””

Presentato come grande successo dell’editoria britannica del 2015 verrà pubblicato in trenta paesi, è stato accolto anche in Italia, come un gran libro, tanto che molte emittenti televisive hanno fatto a gara per portare sul grande schermo, questo intrigante thriller sicuramente più che degno di diventare serie TV.

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Chi è Fiona Barton

Andrea Camilleri, giornalista inglese, scrittrice senior presso il Daily Mail, News Editor al Daily Telegraph e capo giornalista al The Mail on Sunday, dove ha vinto il premio come miglior reporter dell’anno da parte del National Press Awards. Si è dedicata per un lungo periodo al volontariato, nel 2008 aiutando tutti i giornalisti esiliati o minacciati. Ma ben presto grazie ha un idea per un libro che le ronzava in testa, abbandona il giornalismo per dedicarsi alla sua carriera di scrittrice. È uscito in Italia nel giugno 2016, il suo primo lavoro intitolato:”La Vedova”, già pubblicato in più di trenta paesi, sarà presto una serie televisiva. Attualmente trasferitasi nel sud-ovest della Francia, con il marito, alle prime luci dell’alba, quando regna il silenzio, si dedica alla scrittura del suo prossimo libro, disturbata solamente dal loro galletto mattiniero. “ "Ma io ho avuto solo fortuna, tanta fortuna", tiene a precisare Barton, che abbiamo incontrato a Bordeaux, in Francia. Perché il buen retiro della rinomata giornalista di Telegraph e Daily Mail ora in pensione, è a due ore di macchina dalla città girondina del vino: "Io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci in Francia perché questa regione ci è piaciuta subito", racconta sotto il suo scialle fresco e grigio, dietro gli occhietti verdi e i capelli rossi e ordinati. "E poi Londra era diventata invivibile". Signora Barton, ma come ha fatto ad avere un successo simile alla sua opera d'esordio, a 59 anni, ancor prima che arrivasse in libreria? "Non lo so. So solo che ho avuto molta fortuna. Oggi, con tutti i libri che ci sono in giro, conta il tempismo e soprattutto trovare la persona giusta. Nel mio caso, il mio attuale agente: Madeleine Milburn". E come ha fatto a convincerla che custodiva un bestseller nel cassetto? "Qualche anno fa ho partecipato a un concorso letterario in tv aperto a testi di diecimila parole. Mi aveva allertato un'amica. Io avevo scritto un testo proprio di quella lunghezza mentre ero in Sri Lanka, dove io e mio marito facevamo volontariato dopo aver lasciato i nostri rispettivi lavori. A un certo punto, però, lui è tornato in Inghilterra per il padre malato. E così sono rimasta sola. Mi son detta: proviamoci. Ho scritto dieci capitoli e li ho messi in un cassetto". E poi? "Ho partecipato al concorso. Sono arrivata in finale con altri cinque aspiranti scrittori. Dal testo di diecimila parole, bisognava scrivere un intero romanzo in sei mesi. L'ho fatto in fretta e furia, mentre ero in Birmania per organizzare una scuola di giornalismo". www.repubblica.it

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